ABBAZIA DI NONANTOLA
ACCESSIBILITA'
L'abbazia è accessibile dall'ingresso laterale o dalla biglietteria del museo.
Per scendere nella cripta ci sono tre scalini con il corrimano e poi un altro scalino senza.
Per arrivare all'altare invece c'è una rampa di scale.
COSA C'E' DA VEDERE
La facciata e l'aspetto romanico della chiesa sono stati ripristinati all'inizio del '900. Delusi da una facciata in mattoni? Eh, qui non abbiamo molto per costruire a parte una quantità esorbitante di argilla, che è appunto la materia prima per fare i mattoni.
Anche l'interno rispetta bene i canoni dell'architettura romanica con l'altare estremamente rialzato rispetto alla navata. Qui però c'è il trucco: l'altezza dell'altare serve...
... per far spazio alla cripta che ci sta proprio sotto. Qui c'è una vera e propria selva di colonne. Accidenti, forse sono un po' troppo sottili per nascondercisi dietro, mi sa proprio che per sfidarvi a nascondino dovrò trovare un posto più adatto. Tornando seri ho un'ultima curiosità da segnalarvi, la maggior parte di queste colonne sono di marmo, ma non le due che si trovano più vicino all'altare alla sinistra di chi entra, quelle sono di mattoni coperte di stucco o intonaco; se non mi credete basta toccarle per verificare: il marmo è molto più freddo e liscio.
Ma da dove arriva il marmo? Probabilmente così come quello impiegato per il fonte battesimale da edifici di epoca romana che sono stati demoliti. Qui ad esempio sono stati usati una vasca di una fontana di epoca romana ed un'antica pietra tombale paleocristiana solo per fare due esempi. Se andrete a leggere il cartellino che c'è in chiesa vi sembrerà una puntata di Art Attack!
Infine, visto che l'Abbazia di Nonantola era molto importante non potevano mancare delle reliquie di santi, evidentemente due frammenti della Vera Croce non bastavano. Il primo scrigno, che si trova sopra l'altare, contiene i resti di San Silvestro I papa; l'altro, custodito nella cripta, gli scheletri, o almeno parte di essi, di sette tra santi e sante, portati all'abbazia in varie epoche.
Commenti
Posta un commento