CIMITERO MONUMENTALE DI REGGIO EMILIA

ACCESSIBILITA' 

La maggior parte del cimitero è accessibile, certo bisogna fare i conti con la ghiaia.

Ho visto che erano segnati i bagni, ma non ho notato se c'erano anche quelli disabili. 

COSA C'E' DA VEDERE 

Le porte monumentali, decorate con mosaici, risalgono all'inizio dell'800, quando Napoleone vietò la sepoltura dei morti entro le mura delle città e dunque si dovette costruire un cimitero fuori dall'abitato. Molti intellettuali, tra cui Ugo Foscolo, protestarono perché le sepolture di uomini illustri all'interno delle chiese secondo loro erano d'esempio per tutti, mentre l'editto napoleonico voleva porre limiti anche allo sfarzo dei monumenti funebri; Napoleone però tirò dritto anche per ragioni di igiene, qualcosa di buono ogni tanto lo faceva anche lui...

L'area originale del cimitero è delimitata da portici, in alcuni punti decorati con affreschi, questa non è una scultura, ma un semplice trompe-l'oeil. 

Un'altra particolarità delle tombe di questo cimitero è che la maggior parte non sono tombe singole o di una coppia, ma sono tombe di famiglia con all'interno varie generazioni e rami. Lo stile va dal neoclassico in voga nell'800 al liberty dei primi anni del '900. 

Infine al di fuori delle mura del cimitero troviamo una piccola area con cappella che sarebbe il cimitero acattolico. Sorto nella prima metà dell'800 per seppellire alcuni stranieri, in particolare svizzeri, che risiedevano a Reggio e che non erano di fede cattolica. Teniamo presente che nella penisola all'epoca, ad eccezione delle comunità ebraiche, l'intera popolazione era cattolica. 

Commenti

Post popolari in questo blog

LA BUCACCIA DI GUARDISTALLO

MUSEO DELLA BILANCIA DI CAMPOGALLIANO

SERATA MEDIOEVALE A GUARDISTALLO