PALAZZO ALDEGATTI A MANTOVA

ACCESSIBILITA' 

Il palazzo non è accessibile, ci sono varie rampe di scale.

L'edificio è in ristrutturazione ed è proprietà privata. 

COSA C'E' DA VEDERE

Il piano nobile conserva ancora vari saloni con splendidi affreschi rinascimentali.

                 

Ad esempio l'immenso salone principale, con il camino dominato dalla figura di Apollo e la parte alta delle pareti ricoperta di affreschi che raffigurano le muse e tanti putti che giocano e suonano. La parte bassa delle pareti era in origine coperta di arazzi, per questo è spoglia. Visto poi che questo era il salone delle feste sulla cappa del camino spicca lo stemma della famiglia Aldegatti.

Il salone è alto due piani e grande quanto un appartamento, ma curiosamente le stanze accanto, quelle dove effettivamente viveva la famiglia, pur avendo magnifici affreschi, anch'essi a tema mitologico, sono di dimensioni molto più contenute, come mai? Insomma, provate voi in pieno inverno a scaldare un ambiente con soltanto il fuoco di un camino ed al massimo qualche braciere... 

La famiglia sicuramente teneva molto a mostrare ai propri ospiti la magnificenza del suo palazzo e quindi la sua importanza, ma come si faceva a farsi notare da tutta la città? Un metodo ad esempio era quello di decorare il portone principale con il proprio stemma, in questo caso la testa di un gatto; così tutti quelli che passavano davanti al palazzo avrebbero avuto l'impressione che la casata fosse ricca ed importante per potersi permettere un edificio simile.

Le cantine forse non potranno dirci granché sui fasti della famiglia Aldegatti, ma sicuramente ci possono raccontare qualche curiosità sulla nascita dell'edificio. Scopriamo così che questo palazzo ha delle fondamenta medioevali e che il livello della strada nei secoli si è alzato parecchio, la finestra oggi è all'altezza del marciapiede e qui sopra passa lo scalone che conduce al cortile, ma un tempo questi locali affacciavano sulla strada.