PALAZZO ESTERHÁZY A FERTŐD

 ACCESSIBILITA'

La situazione accessibilità è un po' critica. Per entrare bisogna superare due scalini, poi in giro per il piano terra si trovano gruppi di due o tre gradini. 

Il primo piano è in pari, ma bisogna fare due rampe di scale per arrivarci; mentre per il belvedere c'è una scala a chiocciola.

A dir la verità in un punto sembrava esserci l'indicazione per un ascensore, forse però era rotto... 

In una delle ali del castello si trova la pinacoteca, che è accessibile, e il gabinetto delle porcellane, che invece presenta due scalini.

Per arrivare al giardino dal castello ci sono altri quattro scalini, ma non era chiaro se il parco fosse pubblico e quindi magari avesse più ingressi.

I bagni per i visitatori c'erano, ma non ho trovato quello disabili. 

COSA C'E' DA VEDERE

Il palazzo è immenso solo il cortile davanti all'ingresso sembra una piazza d'armi. 

Il palazzo venne costruito nel '700 nello stile roccocò e le sale sopravvissute danno un'idea di quanto il principe Miklós Esterházy volesse imitare la magnificenza di Versailles e di quanto ci sia andato vicino, questa è una semplice veranda al piano terra. 

Anche la sala dei banchetti è un trionfo di decorazioni, abbiamo potuto fotografare solo il soffitto perché erano in corso le prove di un concerto. Comunque il dipinto che rappresenta Apollo sul carro del sole è spettacolare.

Purtroppo però a parte poche stanze, la grande maggioranza del palazzo si presenta così, dei dipinti murali che rappresentavano molte scene cinesi, non sono rimasti che gli schizzi preparatori. In una delle sale c'è anche un video che mostra il totale stato di abbandono in cui versava il palazzo nel 1957, quando cominciarono i lavori di recupero, non ancora terminati.

Oltre a ricostruirne le decorazioni, nelle sale intatte si è cercato di recuperare dei mobili dell'epoca e qui è stato ricostruito un abito a partire da un ritratto. Anche se da persona che sa cucire, mia madre commenterebbe di certo che la copia è fatta in poliestere, ma l'originale doveva essere in seta e probabilmente con passamaneria molto più fine. Non per niente all'epoca i vestiti costavano una fortuna. 

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