SPAZIO MOSTRE DELLA GALLERIA ESTENSE A MODENA
ACCESSIBILITA'
Lo spazio è accessibile con una rampa.
I bagni disabili si trovano o in Galleria, che è compresa nel biglietto, oppure accanto alla biglietteria del museo civico.
LA MOSTRA
Per qualche mese sarà presente un'esposizione dei reperti egizi della collezione estense.
Si tratta per lo più di reperti di epoca tarda o tolemaica, quando l'Egitto era ormai più o meno in declino, ma alcuni sono comunque notevoli.
Questa statua di bronzo rappresenta Horo seduto in trono. Qui siamo già in epoca tolemaica, eppure, malgrado i nuovi sovrani siano di cultura greco-macedone, l'arte e la religione egizia continuano a seguire i loro canoni tradizionali come se niente fosse.
Scommetto che non appena avete sentito parlare dell'Antico Egitto subito dopo le mummie avete pensato agli ushabti! In questa mostra di mummie non ne troverete, ma gli ushabti sono veramente immancabili. Questa coppia in legno risale al Nuovo Regno, sicuramente tutti avrete sentito che ogni persona doveva avere più di quattrocento di queste statuine: una per ogni giorno dell'anno più i relativi capimastri e superiori; in realtà questa regola è valida solo per un determinato periodo della storia egizia. Innanzitutto prima del Nuovo Regno gli ushabti non esistono, il che significa per la metà della storia egizia, poi all'inizio per ogni tomba ne bastava una ventina, è solo negli ultimi sei secoli A.C. con il periodo chiamato Epoca Tarda che si raggiungono i numeri abnormi che tutti ci ricordiamo.
Questo gruppetto ha un aspetto più famigliare? In effetti gli ushabti in legno sono rari, la maggior parte è in Faiance. Perché? Probabilmente per questioni pratiche. Le statuette di legno ovviamente vanno intagliate una ad una, ma provate a farne quattrocento per ogni singola sepoltura! Bisognava trovare un metodo più veloce e la Faiance è un'ottima candidata perché per produrla si usano degli stampi. La Faiance egizia infatti è nient'altro che sabbia vetrificata, almeno parzialmente, e colorata. Ancora oggi il vetro si produce fondendo particolari sabbie; gli antichi egizi non riuscivano a raggiungere le elevatissime temperature necessarie ad ottenere un vero e proprio vetro, tuttavia potevano comunque produrre questi blocchetti di materiale compatto che si poteva tranquillamente produrre in serie utilizzando gli stessi stampi. Ecco come fu possibile che gli ushabti si diffondessero in tal numero.
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