PALAZZO TAVECCHI RUSCONI A CENTO
ACCESSIBILITA'
Il palazzo è la sede di credem, quindi è visitabile con visita guidata solo in particolari occasioni.
La visita è accessibile.
I bagni ci sono, ma non so se siano anche disabili.
COSA C'E' DA VEDERE
Il palazzo conserva ancora lo scalone del 1766, come venne commissionato da Giovanni Tavecchi. Nell'800, quando ormai il palazzo era passato alla famiglia Rusconi, in fondo al giardino venne aggiunto un dipinto a trompe-l'oeil, per dare l'impressione di un parco molto più grande.
La maggior parte delle collezione d'arte rimanda a Guercino, che era nato a Cento, ed alla sua scuola. Questo affresco strappato ha una storia particolare, proviene dal palazzo di fronte a questo, dove il giovanissimo Guercino aprì la sua prima bottega. Questa versione di Prometeo anima col fuoco una statua d'argilla è un affresco che il pittore realizzò durante una lezione per mostrare la tecnica ai propri allievi.
Questa Annunciazione venne invece realizzata dal nipote di Guercino, Benedetto Gennari, che pur viaggiando per tutta Europa al servizio di varie corti mantiene alcuni tratti distintivi dello stile di suo zio, come il panneggio reso in maniera magistrale, ma molto pesante, e la naturalezza dei gesti.
Questa copia da Guercino ci mostra nuovamente l'attenzione del pittore a rendere nella maniera più naturale possibile i personaggi; Gesù Bambino qui si comporta come un bimbo normale mettendosi in bocca l'anello che deve consegnare a Santa Caterina, sotto lo sguardo della Madonna e di San Carlo Borromeo.
In una delle stanze ci sono poi dei dipinti di scene bucoliche. Non c'entrano nulla con Guercino, ma sono particolari perché sono stati fatti apposta per imitare degli arazzi.





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