BASILICA CATTEDRALE DI SANTO STEFANO A PRATO
ACCESSIBILITA'
La chiesa è accessibile dall'ingresso laterale.
Per salire nel presbiterio ci sono degli scalini.
COSA C'E' DA VEDERE
La facciata del duomo presenta la tipica alternanza di marmo bianco e verde delle chiese toscane. Sopra il portone principale si vede un bassorilievo di Andrea della Robbia. Ma la vera particolarità è la presenza di un pulpito nell'angolo della chiesa. Il Pulpito di Donatello e Michelozzo venne progettato per uno scopo ben preciso: l'Ostensione della Sacra Cintola. La Sacra Cintola sarebbe la cintura della Madonna (ve ne parlerò un po' meglio nel prossimo post), conservata a Prato dal 1141 circa e che ogni 8 settembre veniva mostrata a tutti in una cerimonia solenne.
Prima di entrare nella chiesa, guardate che decorazioni strane spiccano su una delle porte laterali. Ma che cosa significano questi simboli? Ci credete che nessuno sia ancora riuscito a capirci qualcosa? Non scherzo: non si sa se questi siano semplici decorazioni o se si tratti di un qualche tipo di codice. Di solito nelle chiese medioevali nessun dettaglio, ad eccezione al massimo di qualche frammento di iscrizione antica riciclato, viene messo a caso, tutto rientra in un preciso programma iconografico; sarebbe quindi abbastanza logico pensare che questi simboli siano stati messi qui per essere "letti" da qualcuno. Ma se questi sono una sorta di messaggio, perché lasciarlo così e chi avrebbe dovuto decifrarlo come avrebbe potuto farlo? Mistero.
In origine la Sacra Cintola era conservata all'interno della cattedrale in questa meravigliosa cappella, peccato che la cancellata mi abbia rovinato la foto. Sui muri spiccano scene della vita di Maria, dipinte da Agnolo Gaddi alla fine del Trecento.
Ma affreschi notevoli si trovano anche nel presbiterio, dove un monumentale ciclo pittorico, considerato il capolavoro di Filippo Lippi, narra le storie di Santo Stefano e San Giovanni Battista.
Proprio sui gradini del presbiterio spicca un crocifisso ligneo che è stato attribuito a Giovanni Pisano e che è da notare per la naturalezza della posa in cui è ritratto il corpo di Gesù.
Notevole è anche il pulpito all'interno della cattedrale. Venne realizzato nel Quattrocento da vari artisti tra cui Mino da Fiesole e anche qui si ritrovano le Storie di Santo Stefano e le Storie del Battista.






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