MUSEO DELL'OPERA DEL DUOMO A PRATO
ACCESSIBILITA'
Per accedere al museo c'è un gradino e poi il servoscala. Ma la parte con gli scavi archeologici ha altre scale e non è accessibile.
COSA C'E' DA VEDERE
Il museo è negli ambienti sotto ed accanto alla cattedrale. La stanza più particolare è senza dubbio "le Volte" un ampio corridoio coperto appunto da volte a crociera che si trova proprio sotto al transetto della cattedrale e che dal '300 al '700 venne usato come cimitero, per questo sulle pareti sono dipinti numerosi stemmi di famiglie pratesi. In un angolo poi c'è il Pozzo dei Dagomari, dove secondo la tradizione vennero gettati i corpi delle persone uccise durante il saccheggio del 1512; in realtà recenti studi hanno sì rinvenuto ossa umane nel pozzo, ma hanno stabilito che probabilmente questo era un ossario. Quando era necessario fare posto a nuove sepolture i corpi che si trovavano in quelle più antiche venivano gettati qui.
Nell'ingresso c'è un modellino della cattedrale fatto con i lego.
Sotto la sacrestia si trova la Cappella di Santo Stefano, che conserva numerosi affreschi, tra cui un dipinto che imita un trittico con la Madonna, Santo Stefano e San Lorenzo, opera di Pietro ed Antonio da Miniato. Purtroppo, malgrado il pavimento realizzato per limitare l'umidità, gli altri affreschi della stanza risultano gravemente danneggiati.
Il duomo aveva anche un chiostro porticato, del quale purtroppo rimane in piedi solo un lato. Da lì però si ammira bene il campanile.
Il museo conserva anche il Pulpito di Donatello originale e osservandolo da vicino si nota che il fondo dietro i putti che danzano è coperto da un mosaico per far risaltare meglio le figure. Una piccola pinacoteca ospita inoltre quadri di varie epoche. Secondo me il più bello era questo, Trasporto della salma di Santo Stefano dipinto da Alessandro Franchi nel 1865. Le figure sono molto delicate, come voleva lo stile del periodo, e sembrano molto realistiche, ma provate a dirmi che cosa c'è di assolutamente inverosimile in questa scena? Indizio: Santo Stefano venne lapidato. Risposta: il corpo di Stefano ha appena qualche traccia di sangue, il cadavere di una persona morta in quel modo sarebbe stato ridotto decisamente molto peggio.
Infine troviamo una copia della Sacra Cintola, la reliquia giunta a Prato nel XII secolo da Gerusalemme e ritenuta la cintura che la Madonna avrebbe consegnato a San Tommaso al momento della propria assunzione in cielo. L'originale è realizzato in lana intessuta con fili d'oro. Da archeologa potrei dire che dubito fortemente che la moglie di un falegname di Nazaret avrebbe potuto possedere un oggetto simile... poi come per tutte le reliquie, chi ha fede ci crede e chi preferisce affidarsi alla ragione dubita.






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