PALAZZO PRETORIO DI PRATO

 ACCESSIBILITA' 

La visita è accessibile. 

Il bagno disabili c'è, ma è un po' piccolo. 

COSA C'E' DA VEDERE

Il palazzo venne costruito nel Duecento come sede delle istituzioni comunali e rimarrà tale anche dopo l'annessione al Granducato di Toscana. Venne abbandonato a metà dell'Ottocento e rischiò addirittura di essere abbattuto, fortunatamente ad inizio Novecento venne restaurato per diventare sede della Galleria Civica.

Il palazzo ospita principalmente una pinacoteca. Tra le opere più antiche ce n'è una particolarmente sfortunata il Tabernacolo del Mercante di Filippino Lippi. Questo affresco che raffigura la Madonna con il Bambino e vari santi, si trovava in origine in piazza Mercatale, dove rimase fino al '44, quando venne colpito in pieno da una bomba. L'affresco finì letteralmente in briciole, guardandolo da vicino si vede bene la portata del danno, ci volle un restauro quasi miracoloso per riuscire a rimetterlo insieme. 

Ci sono anche alcune sculture importanti e qui ritroviamo Donatello. Anche se il colore dell'opera potrebbe trarre in inganno la Madonna col Bambino tra angeli e profeti è stata realizzata in terracotta.

I dipinti sono divisi in ordine cronologico, dopo le grandi pale del Cinquecento, arriviamo alle tele di dimensioni più ridotte e dai colori scuri del secolo successivo. I fondi neri del Seicento permettono però un uso della luce veramente straordinario come in questo Cristo deriso attribuito ad un anonimo Maestro del lume di candela. 

In una sala sono esposti alcuni grandi disegni su cartone particolarmente belli, come questo in bianco e nero di Alessandro Franchi. Un altro invece era anche colorato. 

La collezione Martini venne invece acquistata grazie ad una donazione appunto della famiglia Martini ed apparteneva allo Spedale della Misericordia. Comprende varie opere dai soggetti più disparati. Questa due scenette dipinte su una lamina di rame rappresentano due delle quattro stagioni.

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