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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

RECINTO DEI CERVI DEL PARCO DI PANEVEGGIO

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 ACCESSIBILITA' Tecnicamente c'è un sentiero che dal centro visitatori porta al recinto, ma io non l'ho percorso quindi non so come sia messo.  Il mio consiglio è di riprendere l'auto al centro visitatori e di dirigersi verso il paese, troverete proprio lungo la strada un piccolo parcheggio in prossimità del recinto. Arrivare dal parcheggio al recinto potrebbe rivelarsi molto difficile: il sentiero è parecchio in pendenza e non è asfaltato. Anche passeggiare al lato del recinto è decisamente faticoso, c'è solo un piccolo viottolo sconnesso con molti saliscendi.  COSA C'E' DA VEDERE                                       I cervi che si degnano di farsi vedere. Pare che le signore siano decisamente timide... giugno sarebbe anche il periodo giusto in cui ammirare i cerbiatti, ma noi non ne abbiamo visti. Forse mezzogiorno non era neanche l'orario giusto per farlo. I signori invece erano più propensi a farsi vedere da vicino. Mi raccomando cercate di non tocc

CENTRO VISITATORI DEL PARCO NATURALE DI PANEVEGGIO

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 ACCESSIBILITA' E' consigliabile parcheggiare l'auto vicino all'ingresso. Ci sono anche i parcheggi visitatori, ma poi per arrivare all'ingresso bisogna affrontare una salita decisamente molto ripida. Quando ci sono arrivata io l'ascensore era fuori uso, quindi ho potuto visitare soltanto il piano terra, ma confido che ormai sia stato riparato. Ci sono i bagni disabili.  COSA C'E' DA VEDERE Il piccolo museo racconta l'ambiente della riserva naturale.  Ovviamente anche il rapporto dell'uomo con la natura ha un posto importante. Questa è la ricostruzione di una segheria, non me ne vogliano gli ambientalisti, ma abbattere gli alberi non è per forza un crimine, il legno è una risorsa importante; basta farlo con giudizio e per ogni albero abbattuto piantarne di nuovi. A proposito, ma quanti hanno gli abeti di questa foresta? Anche più di 300, come questo.                                      Adesso invece passiamo agli animali della foresta, come i ra

SANTIERO MARCIO'

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 ACCESSIBILITA' Il sentiero è segnalato come accessibile alla carrozzina a rotelle. Diciamo che effettivamente non ha scalini; tuttavia, io aggiungerei che dipende da chi spinge.  Soprattutto una volta superato il ponte sospeso, la via è un po' stretta e da un lato il terreno scende molto rapidamente, quindi attenzione a dove mettete le ruote. Perché non ci sono barriere se una ruota finisce giù dalla passerella e l'accompagnatore non riesce a tenere su la carrozzina, c'è il concreto rischio di fare una bella capriola.  Il punto peggiore è però la fine perché c'è un tratto veramente ripido, mia madre non sarebbe riuscita a farlo, ma per fortuna abbiamo incontrato alcuni gruppi di persone che ci hanno dato una mano. I bagni sono al museo.  COSA C'E' DA VEDERE  Ovviamente il panorama, si vedono persino le Pale di San Martino! Guardate le dimensioni degli alberi! Riuscite a vedermi nella foto? Sono quella macchiolina blu in basso, tanto per darvi un termine di

POZZA DI FASSA

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 ACCESSIBILITA' Il piccolo borgo è abbastanza accessibile perché si trova praticamente in fondovalle, ci sono alcuni dislivelli da superare, ma le pendenze non sono vertiginose. Il paesino è praticamente attaccato a Vigo di Fassa e a San Giovanni di Fassa, ma questi ultimi si arrampicano sul fianco della montagna, quindi sono molto più in pendenza. La passeggiata che costeggia il fiume è abbastanza in pari; tecnicamente il percorso continua fino a Canazei, ma si tratta di dieci chilometri ed almeno due ore di cammino. Da quanto si vedeva dalla strada pareva fattibile, ma non ho controllato di persona.  COSA C'E' DA VEDERE La passeggiata porta anche ad un parco giochi. Attenzione: è tutta al sole e in montagna il sole picchia forte. Di conseguenza è consigliabile munirsi di crema solare. Ovviamente si costeggia l'immancabile fiume con cascatelle che segna il fondo della vallata.

MUSEO DELLA GRANDE GUERRA A PASSO PORDOI

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ACCESSIBILITA' Per arrivare al museo bisogna che l'accompagnatore vada in biglietteria per chiedere di azionare il servoscala. Una volta entrati si gira senza problemi. COSA C'E' DA VEDERE Accipicchia! Certo che come primo impatto è abbastanza potente! Ecco da dove proviene questa canna di fucile: dalla ricostruzione di una trincea. Il museo è pieno di scene ricostruite che mostrano la vita dei soldati nelle trincee durante la guerra.  Malgrado ci troviamo in cima alle montagne la linea del fronte passava proprio da qui, ciò significava che nella zona della Marmolada erano state costruite non solo delle trincee, ma anche tutti i locali che assicuravano la logistica, ad esempio una fucina. Questo probabilmente era l'unico posto dove si potesse stare al caldo!                   Ma chi non stava direttamente dentro le trincee, dove alloggiava? In baracche come questa. Qui non c'era praticamente nessuna differenza tra essere soldati italiani o austroungarici; provat

PASSO PORDOI

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 ACCESSIBILITA'  Una volta parcheggiata l'auto si possono fare due passi con relativa facilità.  Da qui parte una cabinovia, che però io non ho usato, ho notato che era raggiungibile. Non so però se ci siano problemi nel caricare una carrozzina a rotelle o che situazione si possa trovare una volta scesi.  Non ho visto se ci fossero dei bagni. C'erano alcuni ristoranti. COSA C'E' DA VEDERE Un panorama mozzafiato: dopotutto siamo ad oltre 2000 m di quota.  La funivia consente di arrivare sulla cima di quel monte lassù, il Sass Pordoi.  Vestitevi bene mi raccomando: quelle macchie bianche sono cumuli di neve! Anche se probabilmente in passato ce ne era molta di più. Queste spettacolari torri di roccia testimoniano invece come il vento e la pioggia consumino i vari minerali di cui sono fatte le montagne con tempi diversi.

MUSEO SCIENZE NATURALI DELL'ALTO ADIGE A BOLZANO

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 ACCESSIBILITA'  Il museo è completamente accessibile. I bagni erano puliti. COSA C'E' DA VEDERE                     Innanzitutto la ricostruzione di alcuni ambienti ed animali impagliati caratteristici del territorio; come un prato di montagna con le marmotte e un'aquila. Peccato averla vista solo qui e non in qualche passeggiata!                     Poi alcuni minerali caratteristici delle dolomiti come diverse varietà di quarzo. Spesso presente all'interno di geodi. Un geode è una formazione di quarzo che all'esterno sembra un semplice sasso, ma all'interno ha una cavità con le pareti tappezzate di cristalli. Di solito si pensa che i geodi siano piccolini, ma nel museo ce n'era uno che sarà stato alto tre metri! La seconda foto non è un ingrandimento, ma è appunto l'interno di questo gigante.  Infine... un'acquario di pesci tropicali? Ehm, Elisa... non è che hai sbagliato foto? No, per niente. Questo è ciò che avremmo trovato qui nel Triassico

DOM MARIA HIMMELFAHT o CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA A BOLZANO

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 ACCESSIBILITA'  La chiesa è accessibile dal lato destro guardando la facciata. All'interno ci sono delle pedane per superare i gradini.  COSA C'E' DA VEDERE La chiesa è stata restaurata dopo la Seconda Guerra Mondiale. L'interno ha comunque conservato l'aspetto neogotico.  Della chiesa medioevale è sopravvissuta la pietra rombale del Conte Wihelm III von Henneberg-Schleusingen. Lui veniva dalla Franconia, ma morì durante il ritorno da un pellegrinaggio a Roma e venne sepolto nel Duomo di Bolzano nel 1480, due anni dopo le sue spoglie vennero riportate in patria. Infine due piccole sorpresine, strano trovare i banchi di un coro addossati alla controfacciata e per di più staccati dal muro... Ecco perché hanno lasciato un'intercapedine: ci sono dei dipinti medioevali.

MUSEO ARCHEOLOGICO DELL'ALTO ADIGE

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 ACCESSIBILITA' Il museo è completamente accessibile. Se poi chi non ha problemi evitasse di prendere l'ascensore i disabili che non possono usare le scale non dovrebbero aspettare ad oltranza. I bagni all'ultimo piano erano veramente puliti.  COSA C'E' DA VEDERE Ovviamente la mummia e tutto il suo equipaggiamento, che purtroppo non si potevano fotografare, ma che riservano qualche sorpresa: ad esempio l'arco di Otzi e 12 delle sue 14 frecce erano inutilizzabili perché ancora incompleti. Questo ha fatto crollare l'ipotesi che l'uomo fosse un cacciatore; neanche un pazzo andrebbe a caccia con armi inutilizzabili.  Le incredibili condizioni di conservazione hanno reso possibile una ricostruzione dell'aspetto di Otzi. Sappiamo che portava i capelli lunghi perché nel corso di varie campagne di scavi ne sono state ritrovate alcune ciocche. Ma la domanda più intrigante probabilmente è: come è morto Otzi e che cosa ci faceva lassù? Alla prima domanda rispon

CANAZEI

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 ACCESSIBILITÀ  Il paese è tecnicamente accessibile. Ovviamente essendo in montagna ci sono parecchie salite e discese; l'unico pezzo pari è la strada principale.  COSA C'È DA VEDERE                       Un sacco di case dipinte, provate inoltre a fermarvi a leggere le scritte, che lingua è questa? Sicuramente non è né tedesco né italiano, con ogni probabilità è ladino. Questa casa sembra addirittura un orologio a cucù!                        Ma non ci sono solo semplici decorazioni, ecco ad esempio un calendario ed i ritratti dell'imperatore Francesco Giuseppe e di Sissi. Non dimentichiamo che fino alla fine della Prima Guerra Mondiale l'Alto Adige era sotto l'Impero Austro-ungarico.                                          Pare che qui la passeggiata lungo il torrente completa di cascatelle sia immancabile. Ecco dunque il torrente da Canazei. Infine un piccolo parco racconta la storia delle rocce che formano le Dolomiti. 

LAGO DI CAREZZA

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 ACCESSIBILITA'  Una volta arrivati al parcheggio si può andare verso il lago o dirigersi al ponte sospeso. Per arrivare al ponte sospeso bisogna affrontare una salita decisamente ripida, mia madre ha avuto bisogno di aiuto, ma una volta raggiunto il ponte non ha particolari problemi di accessibilità. Ovviamente si balla un po' specie se c'è molta gente, ma i parapetti sono alti. Ovviamente il ponte è fortemente sconsigliato a chi soffre di vertigini. Per arrivare al lago c'è un sottopasso completamente accessibile da cui si arriva ad una prima terrazza. Da qui per girare attorno al lago potete andare sia a destra che a sinistra. Il percorso a destra comincia con una bella discesa e io e mia madre non l'abbiamo affrontato. Dalla parte sinistra il percorso è abbastanza pari fino ad uno spiazzo di fronte alla terrazza, poi non lo so. Tornando verso il sottopasso troviamo anche un piccolo centro visitatori con alcuni locali e negozi ed i bagni, c'è anche quello dis