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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

BRIXIA. PARCO ARCHEOLOGICO DI BRESCIA ROMANA

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 ACCESSIBILITA' La visita è accessibile, c'è solo un piccolo scalino dai bagni. L'ingresso è consentito ad un certo numero di persone per volta, quindi bisogna prenotare l'orario della visita. Il bagno disabili era pulito.  COSA C'E' DA VEDERE I resti del Campidoglio, ovvero il principale tempio di ogni città romana, riscoperti e restaurati a partire dall'800. La straordinaria situazione di Brescia è che oltre le colonne che sorgevano davanti al tempio è stato possibile ricostruire anche le tre celle affiancate che costituivano il tempio vero e proprio e custodivano le statue della triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva) che veniva venerata qui. Le tre celle conservano ancora il pavimento originale, mentre i muri sono in parte ricostruiti. Quel grosso cubo di mattoni che vedete dietro alle tre teste di statue è ciò che resta del basamento su cui si trovava la statua di culto, oggi perduta. I reperti in primo piano invece sono frammenti di sculture che s...

MUSEO DELLE ARMI "LUIGI MARZOLI" A BRESCIA

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 ACCESSIBILITA' Il museo si trova nella parte più alta del castello e arrivarci non è per niente facile: bisogna salire una lunga rampa, anche se gli scalini sono abbastanza lunghi. In più solo la prima sala del museo è accessibile. Per raggiungere la seconda ci sono quattro scalini abbastanza ripidi; mentre per il primo piano ci sono due rampe di scale, tra l'altro senza corrimano nell'ultimo tratto, la scala per scendere però il corrimano ce l'ha. In più il primo piano ha due passaggi con tre scalini ciascuno.  COSA C'E' DA VEDERE Partiamo magari con qualche bella armatura, sia da fante che da cavaliere.  Inoltre guardate il muro, non dimentichiamoci che ci troviamo nelle sale di un castello, che un tempo erano abitate da persone importanti, dunque erano state decorate. Purtroppo dei dipinti è rimasta appena qualche traccia, troppo poco per capire che cosa vi fosse rappresentato, ad eccezione di qualche ghirlanda.  Torniamo alla collezione (che magari è più in...

MUSEO DEL RISORGIMENTO LEONESSA D'ITALIA A BRESCIA

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 ACCESSIBILITA' Il museo è accessibile, ma si trova in castello, quindi bisogna riuscire ad arrivarci. Il bagno disabili era pulito. COSA C'E' DA VEDERE Innanzitutto partiamo dal nome, perché Leonessa d'Italia ? La città di Brescia si guadagnò questo appellativo a seguito delle Dieci Giornate, un'insurrezione scoppiata nel 1849 in cui i bresciani per dieci giorni tennero testa alle truppe austriache asserragliate in castello. Anche se con l'arrivo dei rinforzi austriaci l'insurrezione venne repressa nel sangue, la resistenza fu notevole e l'episodio venne ricordato come un atto di eroismo.  Con queste premesse ovviamente durante la spedizione dei Mille non mancarono i volontari bresciani, i cui superstiti si fecero questa bandiera: il tricolore con al centro l'emblema della Trinacria (ovvero la Sicilia).  Torniamo adesso un po' indietro e proviamo a chiederci: ma perché a partire dall'800 l'Europa venne infiammata da insurrezioni, moti e ...

CASTELLO DI BRESCIA

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 ACCESSIBILITA' Purtroppo l'accessibilità è veramente problematica: intanto per arrivarci senza la macchina c'è una lunga salita con i ciottoli.  Dal parcheggio in poi ci sono vari tratti con salite ripide e sconnesse. Per arrivare alla Fossa dei Martiri ed al Museo delle armi in particolare ci sono delle scale.  Le varie terrazze ospitano anche dei parchi e in uno mi è sembrato di vedere dei bagni pubblici.  COSA C'E' DA VEDERE Questo è il secondo portone, ma anche quello più spettacolare con il ponte levatoio.  Dall'altro lato del portone possiamo scoprire che nel Medioevo Brescia era schierata con i ghibellini, quindi dalla parte dell'imperatore; ce lo dice la forma dei merli. La Fossa dei Martiri si trova sotto questa piccola torre ed è legata alla Seconda Guerra Mondiale, qui infatti vennero fucilati alcuni membri della Resistenza.  Il punto più alto della città è la Torre Mirabella, sulla quale non si poteva salire, ma anche dal prato c'era un bel ...

CHIESA DI SANTA MARIA DEI MIRACOLI A BRESCIA

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 ACCESSIBILITA' La chiesa è accessibile dall'ingresso laterale... COSA C'E' DA VEDERE ... Anche perché quella che un tempo doveva essere la porta principale è stata murata! Particolare comunque la facciata con addirittura un balconcino.  La chiesa venne costruita sul finire del '400 per custodire l'immagine miracolosa della Madonna col Bambino, in origine dipinta sul muro esterno di una casa.  La chiesa non ha delle vere e proprie navate, ma sui lati interni spiccano due spazi quadrati delimitati da colonne, per il resto lo spazio è completamente aperto.                                         Le pareti conservano numerose decorazioni dai dipinti come Cristo e la samaritana  agli stucchi sul tamburo della cupola, ma il soffitto è completamente spoglio. Purtroppo infatti la chiesa venne bombardata e gravemente danneggiata nel '45. Come ultima curiosità guardate chi...

ISEO

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 ACCESSIBILITA' Il paese è sostanzialmente accessibile. Anche la passeggiata lungo il lago ha soltanto qualche scalino qua e là. COSA C'E' DA VEDERE Il paesino è piccolo. Questa piazzetta è più o meno al centro della passeggiata.                      Il panorama è spettacolare, ricorda un pochino il Lago di Como con le montagne che arrivano direttamente sull'acqua. La passeggiata ovviamente è costellata di locali: sicuramente non si corre il rischio di saltare il pranzo!  Da qui si vede la maggiore delle isole che si trovano nel lago: Monteisola. Come al solito il tempo a Pasquetta non collabora più di tanto. 

PIEVE DI SANT'ANDREA AD ISEO

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 ACCESSIBILITÀ  La pieve di Sant'Andrea è accessibile.  Anche la chiesetta di San Silvestro è accessibile.  L'unico inconveniente sono i ciottoli sulla piazza. COSA C'È DA VEDERE  La pieve di Sant'Andrea venne edificata nel 1150 con il campanile incorporato nella facciata in perfetto stile cluniacense. La tomba del feudatario Giacomo Olofredi in origine si trovava nel cimitero, ma venne murata sulla facciata durante i restauri ottocenteschi.  Se dall'esterno la chiesa appare quasi in rovina, in quanto la facciata è rimasta invariata negli ultimi 850 anni; l'interno è tutta un'altra storia, venne infatti rifatto nella primavera metà dell'800. Nell'abside tra le colonne dipinte sbucano i commensali dell'Ultima Cena con Gesù e San Giovanni isolati al centro.  Questo dipinto dell'Arcangelo Michele sembra quasi un quadro moderno, invece è opera di Hayez! Certamente è particolare, non solo per il fatto che un capolavoro di un artista tanto famoso s...

RISERVA NATURALE TORBIERE DEL SEBINO A PROVAGLIO D'ISEO

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ACCESSIBILITÀ  Il centro visitatori è raggiungibile con relativa facilità ed è accessibile.  Il bagno disabili si trova al centro visitatori ed era pulito.  Il percorso per la torretta è fattibile, non è asfaltato ma ben battuto. La torretta ha le scale, ma accanto c'è una piattaforma più bassa e accessibile.  Il percorso per il monastero è veramente impossibile è costellato di ghiaia, radici, passaggi con scalini e un ponte danneggiato. Perfino noi ci siamo dovuti arrendere, ma al monastero ci si può arrivare anche in macchina e a quel punto c'è da fare solo una salita.  In alcuni punti ci sono queste panchine per le sedie a rotelle.  COSA C'È DA VEDERE  La parte più bella è la passeggiata attraverso il lago che costituisce la torbiera. Ma che cos'è una torbiera? Un ambiente simile ad una plaude in quanto è caratterizzata dalla presenza di acque basse e poco mosse; la differenza è la presenza della torba, ovvero uno strato compatto di vegetazione palu...

TEATRO PAVAROTTI FRENI DI MODENA

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  ACCESSIBILITÀ  La visita guidata è accessibile solo in parte. Si possono vedere il ridotto e la platea senza problemi, ma per accedere a tutti gli ordini di palchi e alle altre sale bisogna prendere due ascensori parecchio piccoli e poi superare vari gruppi di scalini.  Il bagno disabili è accessibile.  COSA C'È DA VEDERE                                         Intanto all'esterno troviamo due curiosità: una statua di Pavarotti ed un busto di Goldoni, entrambi modenesi. La cosa che può sorprendere a che sotto il busto di Goldoni c'è scritto che qui sorgeva la casa dei suoi antenati. Il teatro infatti venne edificato quando Modena divenne capitale del ducato estense e per far spazio alla nuova costruzione demolirono u  intero isolato, dove appunto si trovava la casa della famiglia Goldoni.  Entrando troviamo l'atrio di forma ellittica, questa particolar...