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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

COLLEZIONE MASERATI UMBERTO PANINI A MODENA

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 ACCESSIBILITA'  Il grosso della collezione si trova in un capannone accessibile, ma non si arriva sul soppalco.  Il bagno disabili sembrava indicato.  COSA C'E' DA VEDERE La collezione comprende Maserati che vanno dal 1936 agli ultimi anni e che vennero acquistate da Umberto Panini, uno dei fondatori dell'omonima casa di figurine. Alcune sono pezzi unici, ma purtroppo non si potevano fare foto.  All'esterno ci sono questi trattori, che sono tra i primi modelli di macchine agricole prodotte. A vederli oggi sembrano quasi dei giocattoli da bambini.  P.S. Ammetto di non essere un'appassionata di macchine, anzi in generale mi interessano veramente poco; ma secondo me la visita non vale il prezzo del biglietto, considerando che non c'era neanche la riduzione per disabili o accompagnatori. 

CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA DECOLLATO A MODENA

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ACCESSIBILITA' La chiesetta ha due bassi scalini davanti.  COSA C'E' DA VEDERE La chiesa ha assunto l'aspetto attuale nel 1723, come la maggior parte delle chiese di Modena ha una facciata in cotto. La sua particolarità è la forma dell'unica navata all'interno: è ellittica. Ma la storia di questo luogo di culto è molto più antica, la prima cappella venne edificata qui in epoca longobarda e dedicata a San Michele. Nei secoli la chiesetta venne affidata alla Confraternita di San Giovanni Battista della Buona Morte, come ricorda la lapide sulla porta, che la consacrò al proprio patrono. Il nome non proprio invitante di questa associazione deriva dal suo compito di assistere i condannati a morte.  La pala d'altare con la decollazione del Battista è opera del pittore settecentesco Francesco Vellani.  Come in molte chiese modenesi è presente un monumentale gruppo scultoreo in terracotta che rappresenta o la Deposizione o, come in questo caso, il Compianto su Crist...

CHIESA DI SAN MARTINO VESCOVO A SAN MARTINO IN RIO

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 ACCESSIBILITA' La chiesa è accessibile, per salire sul sagrato c'è una discesa a sinistra guardando la facciata.  COSA C'E' DA VEDERE La facciata è veramente particolarissima per essere una chiesa, se io e mia madre non avessimo letto l'iscrizione sulla facciata l'avremmo scambiata per un palazzo. A proposito l'iscrizione recita in latino: " Divo Martino episcopo Tovronensi dicatvm " letteralmente "dedicata a San Martino vescovo degli abitanti di Tours"  L'interno è un vero trionfo di pittura con finti bassorilievi e trompe-l'oeil che ricoprono ogni centimetro libero dalla base delle colonne al soffitto.  La pala d'altare ovviamente rappresenta San Martino che taglia il proprio mantello per darlo al povero.  Qui invece abbiamo un episodio di salvataggio di un'opera d'arte avvenuto nel 1599, quando venne demolita la chiesa precedente. Questa Madonna col Bambino dipinta probabilmente nel '400, venne staccata dal mur...

FESTA ED SAN MARTEIN A SAN MARTINO IN RIO

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 ACCESSIBILITA'  La festa si svolge intorno alla Rocca Estense, dove ci sono le bancarelle, e sul prato della Rocca; l'unico problema di accessibilità è un minimo di ghiaia sui sentieri per arrivare al prato dove si svolge la rievocazione.  All'interno della Rocca ci sono i bagni.  COSA C'E' DA VEDERE La rievocazione è brevissima, ma racconta la storia di San Martino in un paio di episodi, si parte comunque con il corteo dei figuranti.  San Martino era un soldato romano che chiese all'imperatore di potersi congedare e questi, offeso, lo condannò ad andare in battaglia disarmato. Ma quando il condottiero dei barbari lo vide avanzare tranquillamente davanti a tutti senza armi, rimase talmente impressionato dal suo coraggio da dargli la propria spada e rinunciare allo scontro.  Sicuramente Martino di Tours è più famoso per l'episodio del Taglio del Mantello. Martino era di stanza ad Amiens, quando in un freddo giorno del 335 incontrò nei pressi della porta del...

COLLEZIONE STRUMENTI SCIENTIFICI STORICI DEL SEMINARIO DI MODENA

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 ACCESSIBILITA'  Il seminario è accessibile.  COSA C'E' DA VEDERE  La collezione contiene strumenti per fare esperimenti di fisica. Questo può spiegare il motivo per cui molte torri pendenti (non solo quella di Pisa) non crollano. Vedete quel peso che pende sopra la base? Ebbene quello indica il baricentro dell'intero edificio, finché esso rimane sopra l'area della base tutta la struttura, per quanto sembri instabile è in equilibrio. Se il peso invece uscisse dall'area di anche solo un millimetro, tutto crollerebbe al suolo; ecco quindi spiegato il segreto della Torre di Pisa.  La parte di ottica mostra i primi tentativi di ottenere delle immagini in movimento, prima dell'invenzione del cinema. Si faceva girare molto velocemente questo cerchio di immagini simili e l'occhi aveva così l'impressione di vedere un'unica immagine in movimento e non tante immagini che cambiavano di poco. 

LAPIDARIO ROMANO DEL PALAZZO DEI MUSEI A MODENA

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 ACCESSIBILITA' Il lapidario si trova al piano terra del Palazzo dei Musei, l'ingresso accessibile si trova sul lato destro, dove c'è il bar. I bagni sono accanto alla biglietteria.  C'è una discesina un po' ripida per arrivare nel chiostro, ma per il resto il percorso è completamente in pari. COSA C'E' DA VEDERE Sicuramente il più imponente tra i monumenti funebri di epoca romana è questo: la tomba di Vetilia Egloge. Da questa semplice iscrizione funeraria possiamo ricostruire una vicenda probabilmente non troppo rara in epoca romana. Egloge era una schiava, che venne liberata dalla sua padrona, della quale prese il nome come prevedeva la legge romana. Poi si sposò con un certo Lucio Valerio Costante, dal quale ebbe probabilmente un figlio, chiamato come il padre e a giudicare dalla tomba la famiglia doveva essere relativamente abbiente. Unica nota stonata in questa bella favola è che il bambino nacque prima che la madre venisse liberata, dunque automaticam...

DUOMO DI SAN GIORGIO A SASSUOLO

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 ACCESSIBILITA'  L'ingresso a sinistra della facciata è un po' nascosto, ma accessibile.  COSA C'E' DA VEDERE La facciata è rimasta per decenni in mattoni a vista, poi un restauro del 2021 l'ha ridipinta, riportandola all'originale aspetto settecentesco.  La finestra sopra all'altare ha una vetrata che rappresenta San Giorgio, patrono della chiesa e della cittadina.  Lo stile delle decorazioni interne è particolare: si tratta di barocchetto, un'arte di transizione tra il barocco ed il roccocò. Ma non è la sola particolarità di questa chiesa ad incorniciare la pala d'altare troviamo le allegorie delle virtù teologali.  Mentre le virtù cardinali si trovano ai lati degli altari nelle navate laterali, una scelta insolita per l'interno di una chiesa. Di solito è più facile imbattersi nelle allegorie delle virtù in contesti laici o in determinate sale di conventi e monasteri, comunque non direttamente all'interno di un luogo di culto.  Tutte le...

PALAZZO TAVECCHI RUSCONI A CENTO

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 ACCESSIBILITA'  Il palazzo è la sede di credem, quindi è visitabile con visita guidata solo in particolari occasioni.  La visita è accessibile. I bagni ci sono, ma non so se siano anche disabili.  COSA C'E' DA VEDERE                                          Il palazzo conserva ancora lo scalone del 1766, come venne commissionato da Giovanni Tavecchi. Nell'800, quando ormai il palazzo era passato alla famiglia Rusconi, in fondo al giardino venne aggiunto un dipinto a trompe-l'oeil, per dare l'impressione di un parco molto più grande.  La maggior parte delle collezione d'arte rimanda a Guercino, che era nato a Cento, ed alla sua scuola. Questo affresco strappato ha una storia particolare, proviene dal palazzo di fronte a questo, dove il giovanissimo Guercino aprì la sua prima bottega. Questa versione di Prometeo anima col fuoco una statua d'argilla  è un ...

CAMPO DI TRANSITO DI FOSSOLI

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 ACCESSIBILITA'  Il campo si riesce a girare abbastanza facilmente anche se molti tratti non sono asfaltati e bisogna girare sull'erba.  Il piccolo museo all'interno della baracca ricostruita ha alcuni passaggi un po' stretti e con qualche piccolo scalino.  Ci sono dei bagni, ma non so in quali condizioni.  COSA C'E' DA VEDERE Purtroppo le rovine delle strutture sono piuttosto anonime, guardandole non si riesce a distinguerle le une dalle altre. Tra l'altro, finita la guerra l'area del Campo Vecchio venne demolita ed il Campo Nuovo venne usato per fornire alloggi alle famiglie fuggite dall'Istria e dalla Dalmazia, modificando irrimediabilmente l'interno delle baracche. L'unico modo per distinguere la funzione degli edifici è guardarne la posizione sulla mappa. Quelli che costeggiano il viale d'ingresso erano gli alloggi delle guardie e gli uffici.  Sebbene i vari settori del campo fossero isolati gli uni dagli altri da recinzioni in filo ...