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Visualizzazione dei post da maggio, 2025

CHIESA DI SAN BARNABA APOSTOLO A MODENA

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 ACCESSIBILITA'  La chiesa è accessibile. COSA C'E' DA VEDERE  La chiesa venne rifatta tra il Seicento ed il Settecento, dopo che il Duca di Modena affidò l'edificio ai padri Minimi di San Francesco da Paola. La facciata è semplice, ma all'interno questa è una delle chiese più ricche di Modena. Ci sono infatti anche decorazioni in marmo, rare in queste zone.  L'interno è estremamente decorato ed impreziosito con dorature. Sul soffitto sono rappresentati alcuni episodi della vita di San Francesco da Paola, affrescati da Sigismondo Caula e Jacopo Antonio Mannini. La presenza di tali decorazioni è dovuta al patrocinio dei Duchi di Modena, ma anche dei nobili che abitavano in questa zona e che in cambio di donazioni si facevano seppellire all'interno della chiesa.  Ma non solo la nobiltà venne sepolta qui, sotto l'altare infatti si trova una fossa comune con le vittime della peste del 1630 (la stessa raccontata nei Promessi Sposi ), e si sa: le malattie non ...

CHIESA DI SANT'ANTONIO MARTIRE A QUATTRO CASTELLA

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 ACCESSIBILITA' L'ingresso principale è accessibile.  Noi eravamo andati a Quattro Castella per il Corteo Matildico, ma purtroppo la manifestazione storica si è rivelata un po' deludente al sabato pomeriggio. A parte il mercatino medioevale praticamente ogni cosa cominciava la sera o la domenica. Noi abbiamo anche dovuto andarcene appena dopo cena, per il problema dei bagni: anche per i disabili c'erano solo quelli chimici, che per di più poteva usare chiunque; dunque non mi sono fidata a usarli.  COSA C'E' DA VEDERE                                         La chiesa attuale è stata ricostruita su un'antica costruzione dell'epoca di Matilde di Canossa. Anche se per motivi sconosciuti la facciata è rimasta incompiuta.  Davanti alla chiesetta nel secolo scorso è stata sistemata una statua di Matilde di Canossa che soggiornò spesso al Castello di Bianello che si trova a po...

MUSEO EBRAICO E VECCHIO GHETTO DI BOLOGNA

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 ACCESSIBILITA' Le strade intorno al museo non presentano particolari criticità. Ci sono i ciottoli in alcune strade, ma i marciapiedi sono lisci.  Il museo è accessibile, anche se ha degli orari un po' ridotti.  COSA C'E' DA VEDERE Innanzitutto una curiosità: le vie che appartenevano al vecchio ghetto di Bologna sono segnalate da questo simbolo che sembra una mano, ma che è anche una cartina.  Questo è l'ingresso del museo. Purtroppo la visita si è rivelata alquanto deludente: a parte alcuni oggetti liturgici, tutto il percorso è composto da pannelli che raccontano la storia degli ebrei a Bologna e in Italia. Interessanti per carità; ma non ci sono neanche delle sedie e dopo un po' rimanere fermi in piedi a leggere può diventare noioso e anche parecchio scomodo. 

LA QUADRERIA DI BOLOGNA

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 ACCESSIBILITA' Il percorso è completamente accessibile. Per arrivare al bagno disabili bisogna farsi accompagnare. COSA C'E' DA VEDERE  Pur essendo molto piccola, la Quadreria nasconde ugualmente qualche storia interessante. Come quella della protagonista di questo ritratto: Dorotea Fiorenzi Saccenti. Che nel '600 riuscì ad amministrare da sola il proprio patrimonio e quello ricevuto in eredità dai vari mariti che ebbe (morì ad 84 anni, dunque rimase vedova varie volte). Non era scontato all'epoca, infatti nell'archivio della Quadreria abbiamo i documenti relativi ai processi che Dorotea intentò contro vari "pretensori", ovvero uomini che aspiravano a sposarla e mettere le mani sul suo patrimonio. All'epoca, sebbene in certi stati le donne avessero maggiori tutele, era considerato quasi normale dalla società che fosse il marito ad amministrare i possedimenti della famiglia a prescindere dal fatto che fossero suoi o della moglie. Ma Dorotea riuscì ...

GIARDINI BOLOGNESI INTORNO VIA SARAGOZZA

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Anche quest'anno arriva a Bologna l'evento diverdeinverde. Ormai però mi sono rimasti pochi giardini da mostrarvi, almeno all'interno delle mura di Bologna.  ISTITUTO SUORE FRANCESCANE DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE (via Santa Margherita 12) ACCESSIBILITA' Il giardino è accessibile. COSA C'E' DA VEDERE Si vede che ci troviamo nel giardino di un monastero, basta guardare la statua al centro! VIA CESARE BATTISTI 31 ACCESSIBILITA' C'è un piccolo scalino all'ingresso e poi una breve salita. COSA C'E' DA VEDERE Anche questo cortile un tempo era l'orto di un monastero. PALAZZO ALBERGATI (via Saragozza 26)  ACCESSIBILITA' Dall'ingresso principale non si entra perché ci sono cinque gradini. Fortunatamente il custode ci ha aperto l'entrata carraia. Abbiamo comunque dovuto affrontare un tratto con ghiaia e un gradino per arrivare all'ultima parte.  COSA C'E' DA VEDERE Intanto queste targhe ci ricordano che qui un tempo sorge...

GIPSOTECA GIUSEPPE GRAZIOSI A MODENA

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ACCESSIBILITA'  L'ingresso accessibile è quello sul lato del Palazzo dei Musei, dove c'è il bar.  La gipsoteca si trova in fondo al corridoio di destra, prima di entrare per le porte a vetro Da di fronte alle porte di vetro, i bagni disabili si trovano sulla sinistra, oltre la biglietteria.  Purtroppo ha degli orari di apertura abbastanza ridotti.  COSA C'E' DA VEDERE  Tutta la piccola gipsoteca è dedicata allo scultore modenese Giuseppe Graziosi ed espone numerosi bozzetti in terracotta delle opere che vennero poi realizzate in bronzo. Sebbene molte delle statue si possano trovare in giro per il centro di Modena, per questa bisognerebbe andare leggermente più lontano; questa statua di un fiume venne realizzata per una fontana monumentale di Lima, in Perù.  Questo monumento equestre invece è una fortuna che sia andato distrutto nel 1942, considerando che rappresentava Mussolini, anche perché con un'altezza di 5m sarebbe un po' difficile nasconderlo.  A...

CHIESA DI SAN FRANCESCO A MODENA

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 ACCESSIBILITA' L'ingresso principale ha un piccolo scalino. La porta sul lato invece ha la discesina.  COSA C'E' DA VEDERE La facciata sembra parecchio moderna, ma in realtà la chiesa ha alle spalle ben otto secoli di storia. Accanto a lei la Fontana di San Francesco è la parte più recente del complesso, essendo stata realizzata da Graziosi nel 1938.  Ma se la chiesa è così antica, come mai tutte le decorazioni interne hanno uno stile decisamente ottocentesco? Colpa di Napoleone; quando le truppe francesi arrivarono a Modena cacciarono i frati ed adibirono a stalla sia il convento che la chiesa. Dunque nel momento in cui gli Este tornarono a Modena, l'edificio era in uno stato tale che il Duca Francesco IV non ebbe altra scelta se non ordinare una ristrutturazione completa di nuove decorazioni.  Un indizio che la struttura originale sia più antica è la presenza di un grande gruppo scultoreo del Begarelli raffigurante la Deposizione. Begarelli vi ricordo che è vissu...

MOSTRE ALPHONSE MUCHA E GIOVANNI BOLDINI A PALAZZO DEI DIAMANTI DI FERRARA

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 ACCESSIBILITA' Lo spazio delle mostre si trova al piano terra ed è completamente accessibile. Il bagno disabili era pulito.  Lo so che ve ne ho già parlato, ma anche questa volta non c'è stato il tempo di visitare la collezione permanente del palazzo. COSA C'E' DA VEDERE  Le prime opere di Mucha sono manifesti teatrali degli spettacoli di Sarah Bernhardt, l'attrice all'epoca più famosa del mondo, che rese celebre anche l'artista volendo che fosse solo lui a realizzare le locandine dei suoi lavori.  Successivamente Mucha viene ingaggiato anche per creare manifesti pubblicitari dei prodotti o eventi più svariati, è lui che inventa di fatto la moderna pubblicità; ad esempio realizzando sia il manifesto che la scatola del prodotto con la stessa immagine.                                          Il pittore comunque non lavorava solo su commissione e realizzò anche dip...

PALAZZO SCHIFANOIA A FERRARA

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ACCESSIBILITA' Il palazzo è accessibile.  Nel cortile c'è anche un bar dove fermarsi a mangiare. I bagni erano puliti.  COSA C'E' DA VEDERE                                          Il palazzo venne costruito dagli Este come villa per i divertimenti della corte, ma dopo che la famiglia fu costretta ad abbandonare Ferrara subì un lungo periodo di abbandono che ha avuto un effetto devastante sugli affreschi che ne decoravano le sale. Molte sono ridotte come la Sala dell'Aquila bianca, nella quale le pareti sono decorate con il più antico simbolo della casa d'Este. Tuttavia anche l'esterno ne ha risentito, in origine infatti non c'erano i mattoni a vista; lo sappiamo grazie ad un ampliamento. La parete della seconda foto un tempo era una parete esterna, poi con l'aggiunta di una stanza si è ritrovata all'interno, in questo modo la sua decorazione si è salvata e ci dice come si ...

GALLERIA DELL'ACCADEMIA TADINI A LOVERE

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 ACCESSIBILITA' La visita al museo è accessibile. La cappella ha due scalini davanti. Il bagno era pulito.  COSA C'E' DA VEDERE                                         Si parte dalla cappella, costruita nel 1812 per Faustino Tadini, figlio del conte Luigi Tadini, e morto ad appena venticinque anni nel 1799 a causa di un incidente durante i lavori in un altro palazzo di famiglia. All'interno troviamo una delle ultime opere di Canova che raffigura la madre del ragazzo accanto alla sua urna cineraria. La particolarità è che questo splendido bassorilievo, la Stele Tadini , non venne né acquistato né commissionato; Canova che era molto amico della famiglia lo regalò al conte.  Continuando a parlare dell'amicizia tra Canova ed i Conti Tadini ne abbiamo un altro esempio dalla presenza qui di un bozzetto del grande scultore, la Religione . E un bozzetto in argilla sarebbe così...